La sostenibilità è per le aziende del manifatturiero soltanto un “dovere”, un obbligo di compliance alle norme di legge, e nemmeno una semplice questione responsabilità verso l’ambiente. E’ anche una grande opportunità di business, per ridisegnare i processi aziendali e la supply chain in modo più efficiente ed efficace, che consente l’ingresso in azienda di nuove tecnologie per raccogliere e analizzare tutti i dati che riguardano la catena del valore e restituire caso per caso le soluzioni più utili. Ma per ottenere questi vantaggi si devono mettere almeno in parte in discussione i modelli consolidati e aprirsi al cambiamento, con la trasformazione digitale dei processi produttivi e del ciclo di vita dei prodotti e dei processi.
“Noi ci definiamo integrator non soltanto di sistemi informativi, ma anche di persone – spiega Giorgio Grazioli, partner di Clarex – Si tratta del nostro approccio distintivo, che punta sia alle nostre competenze tecnologiche di altissimo livello, sia al fatto che al centro della nostra attività mettiamo le persone e le loro skill specifiche.
Riusciamo così a offrire un doppio livello di competenze: in primo piano ci sono i processi, per i quali abbiamo tutte le conoscenze per parlare la stessa lingua con le aziende di ogni comparto. E in parallelo ci sono le nostre competenze sui prodotti SAP, di cui siamo partner, che accompagnano i processi e si dimostrano sempre estremamente utili per i nostri clienti”.
L’approccio “design to operate” di Clarex accompagna i clienti dalla fase di ideazione e di progettazione alla pianificazione, fino alla prototipazione e alla produzione, per arrivare al delivery e alla consegna. “E’ necessario affrontare questi temi con un approccio tecnologico: soltanto con l’utilizzo consapevole e mirato dei dati, infatti, è possibile ottenere risultati apprezzabili – e questa è una delle caratteristiche principali dell’approccio che SAP propone e che in Clarex abbiamo sposato – in tutti gli aspetti della sostenibilità.
Tutto questo combinando in un approccio olistico soluzioni già ampiamente sperimentate sul campo con soluzioni nuove e particolarmente promettenti, come quelle per la valutazione dell’impronta di carbonio. Tutto gestibile da una piattaforma unica, una dashboard che garantisce la raccolta dei dati e il loro controllo attraverso cruscotti riassuntivi in grado di misurare gli indicatori principali”.
Leggi qui l’intervista a Giorgio Grazioli pubblicata da Industry4business