Il fatto che il mondo, anche quello industriale, stia diventando sempre più cloud based è evidente anche al di là dei dati analitici. Per gli utenti consumer, la transizione è praticamente completa. Chiunque, oggi, usa il Cloud attraverso lo smartphone o il computer, a volte anche in modo inconsapevole, per esempio per archiviare foto, documenti ed effettuare backup. Chiedersi perché l’adozione di infrastrutture Cloud nelle aziende sia più complessa è legittimo, visti gli indubbi vantaggi che questo tipo di soluzione ha sui processi IT e non solo. La ragione principale è che l’adozione richiede di effettuare cambiamenti all’infrastruttura, al business e in generale ai flussi di lavoro.
L’adozione di una infrastruttura cloud-based: le sfide
Uno dei principali ostacoli all’adozione di soluzioni in Cloud a sostituzione delle tradizionali infrastrutture on premises è da cercare nel modello di spesa. Se in alcuni settori aziendali il passaggio dal modello in cui si acquisiscono i beni (chiamato CapEX) a quello in cui si acquistano servizi (OpEX) è diffusamente accettato, questa idea nell’IT incontra resistenze maggiori.
Questo spesso deriva anche da visioni imprecise, per esempio sul ciclo di vita dei prodotti, spesso sovrastimato, oppure dal timore di abbracciare una transizione digitale considerata troppo impattante sulla vita produttiva dell’azienda. Per questo motivo, spesso le aziende attuano una scelta conservativa, preferendo mantenere una soluzione subottimale nel timore di introdurre inefficienze o fermi produttivi.
Tuttavia, se alcuni di questi timori potevano essere fondati per le aziende early adopter, oggi le infrastrutture cloud based offrono procedure consolidate, affidabili e sicure. E portano con loro numerosi vantaggi, fra i quali i più significativi sono sicurezza dei dati, la continuità del business, la resilienza, la scalabilità e l’accessibilità. Tutte caratteristiche che massimizzano l’efficienza della produzione.
Senza dubbio la situazione contingente ha contribuito all’accelerazione in questo senso, ma la situazione, soprattutto nel tessuto produttivo italiano, ha ancora margini di miglioramento. Vediamo ora nel dettaglio come le infrastrutture cloud-based possono accelerare i processi IT e, di conseguenza, migliorare i processi aziendali.
Sicurezza e compliance
Le principali problematiche che i reparti IT oggi devono affrontare sono quelli relativi alla sicurezza dei dati, aziendali e personali, anche e soprattutto in relazione alle normative vigenti. L’adozione di una infrastruttura Cloud può costituire un importante vantaggio in questo senso. Adottare una soluzione Cloud-based permette infatti un importante spostamento di paradigma.
Il team IT avrà così la possibilità di concentrarsi sulle best practices e la gestione delle risorse e dell’infrastruttura, ma sarà affrancato dalle incombenze collegate alla manutenzione. I servizi in cloud, infatti, proprio perché forniti as a service, vengono costantemente aggiornati e mantenuti a livello centralizzato. Questo costituisce un vantaggio importantissimo perché, come è noto, la maggior parte delle debolezze e dei data leak derivano proprio dalle vulnerabilità tecniche, per le quali spesso vengono fornite soluzioni tempestive, ma la cui adozione in alcuni casi viene differita a causa delle inefficienze interne.
Le infrastrutture in Cloud permettono un migliore controllo dei costi e una maggiore flessibilità
Abbiamo visto come i costi siano una delle principali ragioni a rallentare l’adozione di infrastrutture Cloud, soprattutto laddove sono stati fatti investimenti hardware considerevoli. Anche in questo caso ci sono alcuni fattori da tenere in considerazione.
I servizi cloud sono generalmente fatturati una volta al mese o seguono un modello di prezzi a consumo. I migliori fornitori dispongono di portali di fatturazione e supporto semplici e di facile comprensione, dove le aziende hanno una visibilità completa di tutti i costi in un unico luogo. Questo è un aspetto cruciale, perché è collegato strettamente con uno dei principali vantaggi delle infrastrutture cloud based, la flessibilità. Anche senza raggiungere l’estremo delle risorse completamente a consumo infatti, i servizi in Cloud possono offrire risorse in modo flessibile, in base alle necessità di produzione.
Questo significa sia un contenimento dei costi nei periodi di bassa produzione, sia la possibilità di aumentare la capacità di calcolo, trasferimento e archiviazione in modo praticamente istantaneo, anche per brevi periodi, qualora si manifestasse un picco nelle richieste. Un tipo di flessibilità che le infrastrutture tradizionali non possono garantire.
È importante guardare oltre le sfide e concentrarsi sui veri vantaggi. Il cloud offre una grande opportunità per modernizzare l’infrastruttura IT e guadagnare efficienza operativa attraverso pratiche di progettazione cloud-native, anche mediante un adeguato piano di implementazione e di gestione della spesa.
Migliorare l’accessibilità delle risorse
La situazione contingente ha evidenziato nuovi modelli di business e di lavoro, molti dei quali sono destinati a consolidarsi nei prossimi anni. Quello che è certo è che le forme di lavoro e accesso remoto sono una realtà consolidata, anche in settori come quello manifatturiero in cui l’accelerazione in questo senso è stata considerevole. Tuttavia questo ha reso evidente come l’accesso alle risorse in modo decentrato introduca complessità difficili da conciliare con le risorse aziendali.
Una infrastruttura Cloud consente una notevole accelerazione in questo senso, per la sua stessa natura. L’accessibilità delle risorse in completa efficienza e sicurezza infatti è una delle peculiarità di queste soluzioni. Trasferire le risorse presso un sistema Cloud-based permette inoltre di superare anche le problematiche, per esempio, legate alla connettività, che in molti distretti italiani costituisce ancora una criticità. Decentrare le risorse presso un datacenter permette di superare anche eventuali limiti infrastrutturali derivanti dal digital divide territoriale.