Il mondo dell’industria sta attraversando una profonda trasformazione, iniziata da alcuni anni e guidata dalla crescente necessità di digitalizzazione e dalla domanda di prodotti e servizi sempre più personalizzati. La metodologia Design to Operate emerge come una soluzione chiave per affrontare queste sfide. In particolare, la fase di manufacture, per sua natura più operativa, è quella in cui è possibile ritrovare con un riscontro più immediato i vantaggi di questo approccio. Scopriamone le caratteristiche più interessanti.
La fase di Manufacture nell’approccio D2O: dall’idea al prodotto
La fase di Manufacture nel processo Design to Operate si concentra sulla produzione effettiva, sia che si tratti di semilavorati sia di prodotti finiti. Ricordiamo infatti che il modello Design To Operate è, per sua natura, scalabile e applicabile a qualsiasi tipologia di produzione manifatturiera. Questa fase è cruciale poiché rappresenta il punto in cui le idee e i progetti diventano realtà tangibile. La produzione può includere una serie di attività, dalla fabbricazione di componenti individuali all’assemblaggio finale, anche con la possibilità di coinvolgere più realtà, impianti o stabilimenti all’interno della filiera. Le specifiche e i dettagli forniti dalla fase di “Design” sono utilizzati per guidare la produzione su larga scala o su piccola scala, a seconda delle esigenze.
L’importanza della visibilità end-to-end
Una delle principali sfide nella fase di Manufacture è garantire una visibilità completa su tutti i processi di produzione. Questo permette alle aziende di monitorare e ottimizzare ogni aspetto della linea produttiva, non importa quanto articolata, dalla gestione delle materie prime alla consegna del prodotto finito. La visibilità end-to-end è essenziale per garantire che i prodotti siano realizzati in modo efficiente e conforme alle specifiche. Ricordiamo che questo principio costituisce uno dei fondamenti stessi di D2O, che rappresenta l’intero ciclo di vita dei prodotti in un processo di supply chain end-to-end, connesso e interoperabile.
Vale la pena, inoltre, di ribadire che la strategia D2O proposta da SAP supporta tre pilastri principali:
- adottare soluzioni di supply chain connesse, interoperabili e modulari;
- sfruttare tecnologie intelligenti come Industry 4.0, IoT, ML, AI
- ottimizzare le operazioni della supply chain in linea con gli obiettivi di sostenibilità.
Best practices nella fase di Manufacture
Come implementare, quindi, al meglio la fase di Manufacture per garantire un’efficienza ottimale e prodotti di alta qualità? All’interno dell’approccio possiamo identificare alcune buone pratiche di carattere generale, che andranno poi ad affiancarsi a soluzioni più specifiche per ciascun settore o ambito. Queste pratiche sono fondamentali per mantenere una posizione competitiva nel mercato e rispondere alle crescenti aspettative dei clienti.
Uso di Tecnologie Avanzate
Intelligenza Artificiale (IA): l’IA può prevedere anomalie nei processi di produzione, ottimizzare la gestione delle risorse e automatizzare compiti ripetitivi, riducendo così gli errori umani e aumentando l’efficienza.
Internet of Things industriale (IIoT): i dispositivi Industrial IoT, come i sensori, possono monitorare in tempo reale le condizioni delle macchine e l’ambiente di produzione. Questo consente una manutenzione predittiva, riducendo i tempi di inattività e garantendo che macchinari e impianti funzionino sempre al massimo delle loro capacità.
Formazione Continua del personale
La Formazione non è una singola azione, ma un processo continuo. Assicurarsi che i dipendenti siano sempre aggiornati sulle ultime tecnologie e metodologie non solo migliora la loro efficienza, ma aumenta anche la loro soddisfazione e lealtà verso l’azienda. Un team ben formato è essenziale per mantenere la produzione efficiente, flessibile e conforme agli standard di qualità.
Promuovere al contempo la cultura della Qualità, promuovendo all’interno dell’azienda come i concetti di efficienza e qualità debbano necessariamente essere legati tra loro.
Adozione degli Standard di Produzione Lean
Il lean manufacturing si concentra sulla riduzione degli sprechi e sull’ottimizzazione dei processi. Questo può includere la minimizzazione dei tempi di attesa, la riduzione delle scorte in eccesso e l’eliminazione di attività non essenziali. Adottando principi lean, le aziende possono ridurre i costi, aumentare la velocità di produzione e garantire che ogni passaggio del processo aggiunga valore al prodotto finale.
La tecnologia come abilitatore chiave
La tecnologia, come è facile immaginare, gioca un ruolo cruciale nella fase di Manufacture. Soluzioni come SAP Design to Operate offrono strumenti avanzati per gestire e ottimizzare la produzione. Queste soluzioni possono aiutare le aziende a monitorare in tempo reale la produzione, a prevedere e prevenire problemi. Va sottolineato come questo concetto che può apparire piuttosto scontato assume una nuova connotazione della metodologia Design to Operate, in cui la tecnologia non svolge più il semplice ruolo di facilitatore e acceleratore, ma diviene un componente strategico dell’approccio, e ne abilita le caratteristiche più uniche e competitive.
Verso una produzione più intelligente e resiliente
Mentre le aziende cercano di soddisfare le crescenti aspettative dei clienti in un mercato in rapida evoluzione, la fase di Manufacture nel processo Design to Operate diventa sempre più strategica, di concerto con le altre già affrontate. Adottando le giuste tecnologie e seguendo le best practices, le aziende possono non solo migliorare l’efficienza e la qualità della produzione, ma anche diventare più resilienti ai cambiamenti del mercato.
In un’era in cui la personalizzazione e la rapidità di risposta sono fondamentali, una produzione agile e ottimizzata può rappresentare un vantaggio competitivo chiave.
La nostra esperienza può aiutare la tua azienda negli aspetti strategici, progettuali e implementativi della fase produttiva dell’approccio Design to Operate, così come di tutte le altre fasi.