A distanza di alcuni anni dagli accadimenti del biennio 2020 — 2022, possiamo affermare con ragionevole certezza che la supply chain disruption è un fenomeno destinato a essere uno stato permanente, che ha reso le supply chain tradizionali vulnerabili e poco affidabili.
Molte aziende, soprattutto nei primi periodi di questo cambiamento, si sono trovate a fare i conti con ritardi, carenze di materiali e aumenti dei costi che hanno compromesso la loro capacità di soddisfare la domanda del mercato.
Questo ha condotto le imprese a rivalutare l’importanza di un network di fornitori affidabile e flessibile e ad adottare un approccio al sourcing sempre più strategico.
L’obiettivo è senza dubbio quello di assicurarsi materiali a costi competitivi, ma anche di sviluppare la capacità di costruire un procurement aziendale resiliente, capace di gestire le complessità e di rispondere con prontezza alle sfide del mercato.
Buone pratiche per un network di fornitori efficiente
Per ottimizzare il sourcing aziendale e trasformarlo in strategic sourcing, le aziende devono adottare un approccio progettuale, ma soprattutto una struttura che sia capace di rispondere con agilità, efficienza e resilienza a eventuali imprevisti. Ottenerla è un percorso complesso, ma che si può ricondurre, almeno in principio, a diverse best practice.
Riportiamo qui di seguito le tre più importanti e ampiamente applicabili per creare un network di fornitori in grado di rispondere alle esigenze attuali di resilienza e competitività.
Analisi dei bisogni e dei rischi
Prima di avviare il processo di scouting fornitori, è essenziale che l’azienda identifichi i propri bisogni specifici e i potenziali rischi collegati a ciascun segmento della supply chain. Una valutazione approfondita permette di individuare le aree più vulnerabili e di stabilire criteri di selezione basati su affidabilità, stabilità finanziaria e capacità di rispondere a picchi di domanda. Questo tipo di analisi è particolarmente importante nelle fasi iniziali di un progetto di sourcing strategico, perché governa le decisioni successive e contribuisce a ridurre i rischi di dipendenza da singoli fornitori o da aree geografiche soggette a problematiche ricorrenti.
Scouting fornitori
Lo scouting fornitori è il processo cardine perché il procurement aziendale sia dinamico e adattabile. Si tratta di identificare, valutare e selezionare fornitori che possano soddisfare i requisiti di qualità, tempi di consegna e costi stabiliti dall’azienda. Lo scouting consente di diversificare i fornitori ed evitare di dipendere in modo eccessivo da ciascuno. Questo permette di garantire continuità operativa anche in caso di interruzioni. Un buon processo di scouting prevede sia la ricerca di nuovi fornitori sia l’ottimizzazione delle relazioni con quelli esistenti, in modo da costruire un network diversificato e solido, capace di adattarsi rapidamente ai cambiamenti del mercato, idealmente costituito da fornitori di diverso livello, da interpellare in circostanze diverse.
Valutazione e monitoraggio continuo
La costruzione di un network di fornitori non può prescindere da un costante processo di valutazione e monitoraggio delle performance di ciascuno. Per esempio, attraverso l’analisi di parametri come puntualità delle consegne, qualità dei prodotti, flessibilità nei tempi di consegna e sostenibilità. Un monitoraggio regolare permette di mantenere elevati gli standard qualitativi e di intervenire tempestivamente in caso di criticità, così da migliorare la gestione del sourcing strategico e garantire un procurement aziendale allineato con gli obiettivi di business.
Migliorare il sourcing strategico con la tecnologia
La gestione di un network di fornitori così strutturato, complesso e gestito in tempo reale richiede strumenti avanzati capaci di aumentare la visibilità e ottimizzare ogni aspetto del procurement aziendale. Le soluzioni digitali per il sourcing strategico permettono di sfruttare la tecnologia per automatizzare, analizzare e gestire l’intero processo in modo più efficiente e integrato. In particolare, ci sono due aspetti in cui la tecnologia può fornire un importante supporto.
Soluzioni per la visibilità e la gestione dei dati
Il sourcing digitale si basa anche sulla capacità di utilizzare e gestire dati in tempo reale. Grazie a piattaforme digitali per la gestione dei fornitori, è possibile raccogliere dati relativi a prezzi, disponibilità e prestazioni in modo centralizzato. Questo permette una visibilità completa sulla catena di approvvigionamento e facilita il confronto tra fornitori, migliora la capacità di prendere decisioni informate e di identificare rapidamente eventuali criticità. La gestione dei dati in tempo reale diventa uno strumento attivo per anticipare cambiamenti nella disponibilità dei materiali e reagire in modo proattivo. In questo modo si evitano interruzioni che potrebbero danneggiare l’operatività aziendale.
Automazione dei processi di scouting e selezione
L’adozione di strumenti digitali permette di automatizzare i processi di scouting fornitori, riducendo i tempi necessari per identificare nuovi partner affidabili e conformi ai requisiti aziendali. L’automazione consente di impostare criteri specifici di selezione e di filtrare le candidature dei fornitori in modo più rapido e preciso. Un altro aspetto fondamentale dell’automazione è l’integrazione: i fornitori sono immediatamente innestati nei sistemi di gestione, a partire dall’ERP, e qui trovano una collocazione nelle diverse filiere di ordini, pagamenti e organizzazione. Questo permette di scalare le operazioni di ordine e acquisto in modo virtualmente infinito, indipendentemente dalle specificità di ciascun fornitore.
Un network di fornitori a vantaggio della resilienza
Creare un network di fornitori stabile ed efficiente richiede un approccio strutturato e strategico al sourcing, supportato da pratiche consolidate e strumenti digitali avanzati. L’analisi dei rischi, il processo di scouting fornitori e il monitoraggio costante delle performance sono fondamentali per gestire in modo efficace il procurement aziendale. La tecnologia in questo è protagonista grazie alla sua capacità di ottimizzare il processo decisionale e di semplificare la gestione dei dati che permette di trasformare il sourcing in un vero e proprio vantaggio competitivo, garantendo continuità e reattività.
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